venerdì 26 novembre 2010
NATALE VIENE UNA VOLTA ALL’ANNO ; CHI NON NE APPROFITTA VA TUTTO A SUO DANNO
Così recita un antico proverbio, infatti, la festa di Natale viene una sola volta l’anno e qui vedo qualcuno commentare “ per fortuna ” perché Vi toccherà incontrare i parenti che probabilmente non vedete dall’anno scorso e quindi dovrete essere in ottima forma e ben vestiti. I parenti serpenti hanno pronto il loro giudizio sibillino “ ouei te vist la Rosa come l è andada su de pes ? E la Pina cume la se vestida, la par una luminaria de PortaTicines ”
Natale, per noi fedeli, rappresenta la nascita di Gesù, e la notte della vigilia la passiamo in sobrietà in attesa della Messa di Mezzanotte; al Sud si cena di magro, a base di pesce con almeno una portata con anguilla e capitone che simboleggiano l’amicizia e la fratellanza.
Mentre noi milanesi e altre regioni del Nord, il Natale lo festeggiamo con il pranzo del 25 portando in tavola cappelletti in brodo fatti a mano, cappone ripieno abbinato alla mostarda e l’immancabile Panetun.
Essendo il Natale un momento di raccoglimento, ne consegue un abbigliamento elegante e sobrio consono all’avvenimento. Niente lustrini e paillettes, l’albero di Natale c’è già in tutte le case, meglio un abito dal taglio lineare, con abbinata una collana lunga o corta in base alla scollatura, magari di perle, una piccola pochette, scarpe di vernice dal tacco alto e un bel piumino lungo che vi terrà caldo alla Messa. Se nevica, cambiatevi le scarpe e mettete gli stivali, il Traumatologico è sempre in agguato!
Potete indossare al posto del classico nero, un abito rosso che è il colore porta fortuna delle feste natalizie e del capodanno e simboleggia abbondanza e prosperità fin dai tempi antichi, tanto che in Cina è il colore del matrimonio.
Mentre per la notte di San Silvestro potete esagerare nel look, tutto dipende dal luogo in cui lo festeggerete .
Molti Comuni italiani organizzano feste in piazza, visto il freddo che ci sarà, copritevi bene, quello che indossate sotto non lo vedrà nessuno potete anche mettervi i mutandoni di lana… osate almeno con un trucco da sera e una sciarpa e un cappello dorato o argentato.
A casa di amici ,sentite cosa indossano gli altri e adeguatevi, può essere una serata elegante con abito nero corto o al ginocchio, con lustrini e paillettes o intarsi di pizzo, o pantaloni larghi a vita alta con una camicia bianca con ruches oppure una canotta luccicante. Se indossate i soliti jeans, abbinateci almeno i tacchi alti e qualcosa di luminoso, per differenziare questa serata da una qualunque serata .
In ville, ristoranti e locali alla moda qui si esige un particolare dress code (codice di abbigliamento ) che sarà presente sull’invito ricevuto. Se riporta black tie, tradotto significa cravatta nera, l’uomo dovrà indossare lo smoking e la donna un abito lungo da sera. Se trovate scritto è gradito l’abito scuro, la donna indosserà un tailleur con gonna o pantaloni di colore scuro, niente minigonne o vestiti appariscenti, mentre l’uomo sceglierà un completo blu scuro, antracite, nero o grigio con la cravatta.
Fin qui ce la possiamo cavare tutti, il dramma si compie se trovate indicata la famigerata, white tie. Difficile per noi comuni mortali ricevere un simile invito molto più adatto all’alta borghesia o ai veri principi, si tratta di andare ad un evento molto formale, il più formale che c’è, tipo serata al Royal Ballet, Prima della Scala, cene di gran gala etc… Se vi succede, sappiate che l’uomo deve indossare il frac con il papillon bianco e la donna l’abito da ballo di gran sera che immagino ne abbiate gli armadi pieni Ma non disperate, a Milano esistono alcuni negozi che noleggiano tutti i capi citati a prezzi vantaggiosi rispetto all’acquisto .
Colgo l’occasione per augurarvi un sereno Natale e un lavorativo Anno Nuovo, anticipandovi che a gennaio 2011 uscirà l’articolo sulla moda da sci.
Paola Montorfano
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lunedì 1 novembre 2010
Le scarpe: la sostanziale differenza tra pianeta donna e uomo
Per noi donne, le scarpe
sono una sfrenata
passione, una mania e
a volte un’ossessione
mentre per gli uomini
sono solo comode e
necessarie per camminare.
Sono stati
scritti milioni di parole
sulle differenze tra uomini
e donne, ma basterebbe
fermarsi ad
ascoltare la conversazione
di una coppia di
fronte alla vetrina di un
negozio di calzature per capirne
la diversità.
Lei ne esalta il tono di colore,
la forma e il tacco usando aggettivi
come favolose, strepitose,
assolutamente necessarie
mentre lui non guarda i particolari
e il colore, ma considera solo
che siano comode. Le donne,
parlando di scarpe, nemmeno
considerano la comodità: come
potrebbero esserlo con tacco a
spillo altezza 10 cm?!
Per belle apparire bisogna soffrire
è il proverbio a cui siamo
condannate fi n dall’infanzia ☺.
Una delle tendenze moda per
le calzature femminili autunno
inverno 2010/2011 è lo stivale
con il pelo o la pelliccia vera o
fi nta che sia. Quindi nelle vetrine
è un tripudio di stivali, tronchetti
e scarpe che ci trasformano in
piccole Lapponi del Polo Nord.
Quanto meno avremo i piedi
caldi, cosa che in inverno non ci
dispiace!
Se siete alte, molto alte, con le
gambe lunghe lunghe tipo fenicottero
potete indossare i
cuissard, cioè gli stivali sopra il
ginocchio. Se siete piccoline,
come me, lasciate perdere;
sembriamo ridicole, manchiamo
di proporzione con questo look.
Questo modello di stivali è trasformabile
in stivaletto abbassandone
il risvolto, così da averne
due modelli al prezzo di uno.
Alti da indossare con minigonne,
shorts, leggins e maxipull e corti
con i pantaloni.
I miei preferiti sono gli stivali di
vernice, mi ricordano l’infanzia,
quando le scarpine di vernice lucida
andavano per la maggiore.
Sono molto pratici, non si rovinano
nell’uggioso e nevoso inverno
milanese e hanno la suola
in carrarmato per non scivolare
e sono belli sia con il tacco largo
e alto, ma anche con quello
basso.
Queste le tendenze più portabili.
Ora passiamo a quelle più diffi -
cili.
Clogs: vi dice qualcosa questa
parola? No, ma se vi dico
zoccoli, sicuramente si. Questo
genere di scarpe, che le grandi
case di moda propongono per
l’inverno con piattaforma e tacco
alto in legno, fa molto olandesina
in inverno. Scomodità e
piedi gelati assicurati.
Per le amanti dei tacchi alti ci
sono le Pump cioè scarpe con
altezze vertiginose fi no anche
a 20 cm con nascosto all’interno
un platform, che vi faranno
sembrare alte e slanciate, ma
se per sbaglio inciampate vi fate
l’inverno in un letto d’ospedale
in trazione ☺.
E gli uomini cosa indosseranno?
Loro, più furbi, si trasformano in
scalatori ed esploratori dei camminamenti
cittadini indossando
scarponcini o pedule riviste e
corrette per un look milanese,
con tomaie waterproof, suola in
gomma e carrarmato, fi bbie e
pellami effetto vintage.
Li porteranno con abbigliamento
sportivo anche in uffi cio, ma
sono vietati con giacca e cravatta.
Al limite possono fare come
noi, che usciamo con un paio di
scarpe. Poi, arrivate in uffi cio, le
cambiamo in bagno per avere
l’immagine giusta. Ma il cambio
scarpe esula completamente
dalla mentalità maschile. Già ti
guardano perplessi quando ti
cambi le scarpe per guidare,
ma con zeppe o pump è come
usare gli scarponi da sci: assoluta
mancanza di sensibilità sui
pedali.
Quindi facciamo di necessità virtù,
evitando incidenti stradali ☺.
Sul numero di dicembre vi parlerò
di come vestirvi per le feste,
facendo così bella fi gura con i
parenti serpenti.
Paola Montorfano
martedì 26 ottobre 2010
DONNE DOLCI E CONQUISTABILI, TORNA LA MODA DEGLI ANNI 50
Quest’inverno noi donne torneremo ad essere dolci e conquistabili e non più conquistatrici aggressive. O almeno questo è quello che hanno stabilito le tendenze moda autunno inverno 2010 / 2011.
Tutte tenere signorine bon ton, con i capelli sempre in ordine e raccolti, la manicure perfetta, sobrie e ben curate. Niente più cattive ragazze quelle della serie “ le brave ragazze vanno in Paradiso, quelle cattive dappertutto” , niente più tacchi vertiginosi da trampoliere, niente più scollature abissali tipo Pupe della TV, basta volgarità. La parola d’ordine è rigorosa eleganza , quindi è fondamentale coprirsi e non scoprirsi, il che essendo inverno, non può che farci piacere, così da evitarci una bronchite !
O forse ci ammaleremo lo stesso, dato che, tornando prepotentemente il bon ton degli anni 50, torna di conseguenza ad affermarsi la gonna a discapito dei pantaloni. Gonne di tutti i tipi, ma in particolare a ruota o lunghissime col rischio d’inciampare e farsi male. Ma io dico, è sempre necessario che gli stilisti si inventino qualcosa per farci finire al Traumatologico ?! Prima il tacco 12 , adesso tolti i tacchi alti, cosa ci propongono ? Le gonne lunghissime, te pareva !
Le gonne a ruota vanno portate con camicette di seta - brrr che freddo – dal collo annodato, che guardando negli armadi delle mamme o delle nonne troveremmo di certo, oppure con golfini morbidi che mi ricordano quella famosa pubblicità “ nuovo ? no lavato con Perlana” , o con i lupetti ( maglioncini leggeri a collo alto ) che sono i miei preferiti, tutti rigorosamente da portare dentro la gonna, almeno il mal di pancia è scongiurato
Oltre alle gonne, potete comprarvi degli abitini dal taglio dritto con la cinturetta in vita , anche questi potrebbero essere relegati dentro qualche baule di famiglia, fatevi un giro in soffitta prima di andare per negozi.
Per essere più comode, potete usare le maximaglia effetto tricot ( lana lavorata ai ferri ) , pesante come un capospalla, da portare con i leggins o le calze da 70 denari ( pensantissime ) .
Vista la crisi, quest’inverno è il momento giusto per fare acquisti, sembra un controsenso ma non lo è, infatti, è l’occasione di comprare qualcosa di classico che durerà nel tempo a discapito della variabilità della moda così da risparmiare poi in futuro.
I pantaloni ? Ce ne sono pochi in giro, ma anche loro con taglio classico a gamba larga e dritta, con la vita leggermente più alta, con la cinturetta in vita, dai classici colori, nero e grigio.
Il vero colore di tendenza di quest’anno è il color cammello ( un beige per intenderci ), vedi il cappotto dal taglio dritto o sbieco per dare un po’ di movimento, possibilmente con la cintura in vita per svecchiarlo. Ricordate che questo colore si fonde a meraviglia con le carnagioni chiare, mentre stride con quelle sempre abbronzate anche d’inverno. E poi è facile da abbinare, sta bene con tutti i colori scuri, con la gamma dei rossi, il bordeaux , il grigio perla, il grigio topo, il grigio fumo di Londra o smog di Milano che è la stessa cosa
Pochi piumini, molti cappottini o meglio, piumini sì ma con il taglio a cappottino , ben avvitato e leggermente svasato sui fianchi, tipico degli anni 50 , che alle piccole e magre come me sta benissimo ; ma se volete essere più teatrali, puntate sulla cappa, tipo mantello dell’invisibilità del maghetto più famoso del mondo.
Il mese prossimo lo dedichiamo alle scarpe, sia maschili che femminili, così da avere un panorama completo per il nostro look invernale.
Paola Montorfano
venerdì 3 settembre 2010
UOMINI CON LE GONNE....DIVENTERA' REALTA' ?
Cari uomini, è giunto il fatidico momento del giro shopping per il rinnovo del guardaroba ! La notizia vi sarà stata data con estrema nonchalance dalle vostre donne, mogli o fidanzate che siano, durante la cena tra una chiacchera e l’altra, come se fosse la cosa più banale del mondo, quando invece per voi sfiora i limiti della catastrofe, vista la vostra passione per lo shopping. Avete tentato di abbozzare un “ amore guarda che ho l’armadio pieno di roba, cosa mai sarà uscito di nuovo da dover assolutamente comprare ?! ” ma lei, furbissima, ha cambiato discorso, considerando quello un argomento indiscutibile oppure, se siete tra i più fortunati, potete negoziare il giro shopping con qualcosa che vi interessa, ma è più complicato che una trattativa mondiale alla sede dell’ONU.
In parte avete anche ragione perché la moda uomo non riesce a proporre tante novità come quella femminile, quindi i capi delle passate stagioni sono sempre attuali, ma quest’anno una novità c’è : la gonna. Qualcuno sarà già sobbalzato dalla sedia, vero è che sono anni che la propongono ma non attacca mai, capirai, vi vedo in banca a lavorare con la gonna, ai clienti verrebbe un colpo !
Io sono tra quelle che vorrebbero vedervi in gonna in pieno inverno con la temperatura sotto zero a congelarvi così smettereste di dirci “ cara, metti la gonna che sei più sexy, invece dei pantaloni da maschiaccio” cosi’ capireste cosa si prova al freddo e al gelo
Secondo me, anche quest’anno, le gonne resteranno relegate alle passerelle di moda, in realtà sarà molto difficile vederle in giro, a parte una versione posta sopra i pantaloni dello stesso colore che al primo colpo d’occhio sembra un maglione lungo, per le altre, plissettate, a kilt o lunghe che siano, l’ingresso nel guardaroba maschile è impossibile.
Follie della moda a parte, analizziamo ciò che di nuovo potrete indossare senza sembrare ridicoli.
La parola d’ordine è MIXARE cioè mischiare i vari capi, ad esempio il jeans strappato o le borchie e gli anfibi, con la giacca elegante . Altra indicazione è SOVRAPPORRE , tanti strati per ripararsi dal freddo, con doppi colli, uno dei quali staccabile, giacconi con interni da aggiungere o togliere in base alle temperature e con tante tasche che sembrano piccole borse, così saprete dove mettere le chiavi e le sigarette.
C’è un grosso rilancio dei capi VINTAGE ( d’epoca ) ottenuti tingendoli e stingendoli così da renderli vissuti senza esserlo veramente.
Per quanto riguarda i tessuti, è maniacale la ricerca per renderli sempre più pregiati evitando così la concorrenza dilagante di capi, magari esteticamente belli ma senza pregio del made in China, mischiando il cashmere con la seta , il cammello o la vicuna ; per i colori, a parte i soliti classici blu-nero-marrone-grigio, ho visto sulla passerella di Prada colori incantevoli come il corallo, il fucsia e il verde acqua che abbinati ai colori scuri stanno benissimo. Immaginatevi vestiti di nero con un golfino di quei colori, sicuramente farete un figurone
Consiglio finale anche per risparmiare vista la crisi : utilizzate i vecchi jeans , qualche vecchio maglioncino, qualche giacca elegante, qualche bella camicia e compratevi accessori colorati o un capo dai colori che vi ho indicato e un bel giaccone piumino multi tasche così siete apposto. Quantificando direi che il giro shopping si può ridurre al massimo ad un’oretta !
Ad ottobre parleremo della moda donna, visto che a noi, al contrario di voi uomini, piace molto andare per negozi e comprare, comprare, comprare
Paola Montorfano
martedì 22 giugno 2010
SEX AND THE CITY 2 : CHE INVIDIA
Molte di noi vorrebbero essere come le protagoniste di Sex and the City, non tanto per il loro stile di vita ma per poter indossare i loro abiti meravigliosi.
Chissenefrega qualcuna dirà, ma sfido ogni donna che per un giorno possa permettersi il massimo del lusso a non volerci provare a fare la STAR ….a me andrebbe bene anche per tutta la vita
Milano non è New York, rispetto alle Grande Mela è un piccolo paesino di provincia, nonostante sia una città modaiola e internazionale, andare in giro da noi agghindate come loro sarebbe ridicolo .
Più che un film, sembra una sfilata di moda dove i marchi più famosi hanno imposto la loro presenza : Dior, Chanel, Louboutine e M. Blahnik per citare i piu’ importanti. Pensate che in 146 minuti di pellicola, ci sono capi e accessori per 180 milioni di dollari, alla faccia della crisi, ma alcuni film sono fatti per farci sognare e non per rispecchiare la nostra realtà. Questo film è stato molto osteggiato data la congiuntura economica mondiale con la gente che muore di fame. Io credo, invece, sia giusto far sognare e vendere sogni al prezzo di un biglietto del cinema. Perché non possiamo immaginarci d’ indossare, per andare a fare la spesa al mercato, un tubino bianco da 325 dollari abbinato ad un tacco 12 di C. Louboutine Pigalle da 700 dollari e un paio di occhiali da sole dorati modello aviator da 525 dollari con la borsa a mattoncini d’oro di Chanel da soli 15.000 dollari come la Carrie del film ?! Per intenderci le scarpe citate sono quelle che hanno la suola rossa che vedete spesso fotografate ai piedi delle star e la borsa di Chanel è in mattoncini d’oro vero considerando che 15.000 dollari sono circa 12.000 euro ed è come se andaste in giro con una Fiat Panda sottobraccio
Oppure andare a prendere i bambini a scuola con l’abito fucsia di Dior abbinato alle scarpe beige di Luoboutine tacco 12 con plateau fucsia come Charlotte !?
Non siamo nate solo per soffrire, lasciateci correre dietro ai nostri sogni, lasciateci cadere e rialzare dalla polvere e volare alte nei cieli .
I marchi più importanti hanno sponsorizzato con piacere il film per farsi una super-pubblicità considerando gli introiti che seguiranno grazie agli acquisti di milioni di donne nel mondo dei loro prodotti. La trama non è eccezionale, il film è carino, ma andarlo a vedere è stato un ottimo pretesto per uscire con le amiche, ridendoci sopra ed immaginandoci NOI le protagoniste del film, io CARRIE tuttalavita !
Paola Montorfano
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lunedì 31 maggio 2010
GLI ABITI PRE-MAMAN E LA GRAVIDANZA: OSTENTARE O NASCONDERE ?
Dicono che le donne incinte siano bellissime, mah, io lo sono stata, e tanto bella non mi sono sentita. Pancia ingombrante, caviglie gonfie, stanchezza perenne e magari pure il vomito in tale stato di grazia vorrei capire come si fa ad essere uno splendore. Altre donne si sentono invece particolarmente sexy e ostentano in maniera sfacciata la loro pancia indossando abiti da cubista molto volgari. La pancia scoperta già è sfacciata se siete magre, figuriamoci incinta, non siete mica Demi Moore sulla copertina di Vanity Fair. Un po’ di discrezione non guasta, infatti la gravidanza è un momento molto intimo e va gestita con sobrietà ma senza svalorizzarsi. Il segreto è rimanere fedeli al proprio stile, ma con classe e gusto dovendo vestirvi con almeno 10 kg in più. Tutto ciò che acquistate in gravidanza, verrà usato poco, sempre che non decidiate di fare una squadra di calcio E quindi non è il caso di spendere molti soldi nell’acquisto dei capi. Pochi pezzi basici da abbinare tra loro a cui aggiungere degli accessori, tanto da non sembrare vestite uguali tutti i giorni. Oppure fateveli prestare da parenti o amiche , tanto saranno pressoché nuovi e avete più possibilità di scelta quando dovrete vestirvi. Durante i primi mesi, ci si arrangia con i capi che si possiedono, poi bisogna acquistarne di nuovi adatti al cambiamento del corpo. D’estate potete sfruttare i vestiti stile impero, fiorati o in tinta unita, con sopra un copri spalle oppure i vestiti elasticizzati in cotone o per l’inverno in lana , pantaloni allargabili e con tagli speciali nella zona della pancia per farvi sentire comode.
Il dramma è, se vi invitano ad una cerimonia diciamo passato il quarto/quinto mese. Se avete notato, anche le star che vanno alle feste durante la gravidanza, stanno male con qualunque vestito e sembrano delle mongolfiere . Tra l’altro loro indossano abiti fatti su misura che mettono in risalto il loro splendido viso e il decolté ma per il resto stanno male. Noi, non avendo lo stilista che ci crea l’abito su misura, dobbiamo cercare un abito elegante ma non caro dato che quasi certamente lo indosseremo una volta, e cercare di essere carine è veramente deprimente. Conosco donne che si sento belle sono in gravidanza, quindi passano la vita a fare bambini .
Incinte sì ma non mortificatevi, anche se non state bene è solo una sensazione temporanea che poi sparisce…dopo il parto e le notti in bianco starete ancora peggio, ma ci siamo passate tutte e la cosa più bella che abbia fatto nella mia vita è mio figlio !
Comunque nonostante la mia ironia, portare in grembo per nove mesi le nostre creature e vederle nascere è un’emozione irripetibile e non esiste sensazione più esaltante.
Quindi, auguri a tutte le future mamme in particolare alla mia amica Sara ispiratrice dell’articolo, senza la quale mai e poi mai avrei pensato di scriverlo !
Il mese di luglio sarà dedicato ai costumi da bagno, e siamo già tutte a dieta per arrivare alla prova costume con qualche chilo meno !
Paola Montorfano
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lunedì 26 aprile 2010
IL LOOK GIUSTO, ESATTO EQUILIBRIO TRA ESSERE E APPARIRE
Aver il look giusto, adatto ad ogni occasione, non è facile. Cercherò di darvi qualche spunto da adattare alla vostra immagine.
Io credo, che il look giusto, sia un perfetto equilibrio tra essere e apparire. Il primo impatto con il pubblico che ci osserva è il nostro apparire, ma il nostro modo di essere, la nostra intelligenza, le nostre capacità sono le qualità che ci danno spessore e ci differenziano.
Partiamo da un colloquio di lavoro : se è un’azienda tradizionalista, uno studio legale o un ufficio amministrativo, serve un look sobrio ma curato, quindi un tailleur con gonna o pantaloni, scarpe con tacco medio e una collanina semplice. Capelli legati, raccolti o ben pettinati, un trucco leggero, una perfetta manicure, e farete la differenza. Assolutamente banditi i colori vivaci, la pancia scoperta, la minigonna e la scollatura . Questi dettagli però vi tornerebbero utili se avete un colloquio per fare le cubiste in discoteca
Se invece si tratta di un ufficio creativo, non indossate un tailleur che fa troppo tradizionalista, ma un look più particolare, indossando su capi basici un accessorio creativo o magari un capo dai colori sgargianti.
Per una cena, che può essere anche un primo appuntamento, le cose si complicano. Quante volte vi siete trovate di fronte all’armadio pensando che non avete niente da mettervi, oppure organizzando prove abiti di fronte alle vostre amiche ?! Sbagliare abito al primo appuntamento, può pregiudicare il vostro futuro. Io punto sempre sulla semplicità , con un abito che mi faccia sentire a mio agio, una collana originale, capelli pettinati con cura e poco trucco.
Ma se mi invita il Liga a mangiare i tortellini, non posso mettere il vestito , serve un bel paio di jeans, una t- shirt , sneakers ai piedi e massima semplicità anche perché per parlare con lui meglio essere che apparire.
Chiusa parentesi dei sogni miei, procediamo nei vari look. Ad una cena di lavoro, restate fedeli a ciò che indossate quotidianamente, senza arrivare vestite da veline. Basta sostituire i tacchi bassi con quelli alti, le calze coprenti con un paio velate, un tubino nero sopra il ginocchio, una pochette glamour e una collana trendy e non verrete licenziate dal capo !
Per le cerimonie religiose come matrimoni, battesimi, cresime e comunioni, potete indossare ciò che vi piace di più con due precisazioni :
• Non esagerate, non dovete togliere attenzione al o alla protagonista della giornata. Ad esempio, ad un matrimonio non potete vestirvi di bianco, è il colore che può utilizzare solo la sposa.
• Non siate trasandati, magari presentandovi in jeans, mancate di rispetto a chi vi ha inviato. Chissenefrega se non siete abituati a vestirvi bene, per una volta non morite di certo, e se proprio non volete farlo, state a casa che fate una figura migliore.
E’ fondamentale essere fedeli al proprio stile ed evitate di spendere soldi inutili in qualcosa che non metterete mai. I nostri armadi sono pieni di capi acquistati in un attimo di follia. Se se avete tempo, provate i vari accostamenti e scriveteli su un foglio da appendere nell’armadio così da non perdere tempo quando dovete vestirvi. Quando avete scelto cosa indossare, fatelo senza ripensamenti, e se vi capiterà di sbagliare look, avrete modo di rimediare la prossima volta. Sbagliando s’impara, dicono.
Il prossimo mese sarà dedicato , su consiglio di un’ amica, dell’abbigliamento per le donne incinta
PAOLA MONTORFANO
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mercoledì 14 aprile 2010
Gli uomini non cambiano
Io e le mie amiche siamo sempre piu' del parere che, agli uomini, al momento della creazione divina, devono aver dimenticato l'installazione del chip della sensibilità, del romanticismo e della crescita, inteso come lo sviluppo emotivo e non fisico. La sindrome di Peter Pan nei quarantenni attuali regna sovrana. Non sanno mai che strada prendere, sono perennemente alla ricerca del vello d'oro, della donna perfetta, brava a casa e brava a letto, e se la trovano, alla fine fuggono perchè ne hanno paura. Non la sanno gestire, dato che non sanno eppure gestire sè stessi. Della serie quando ci sei, ci sei troppo perchè sei troppo presente, quando te ne vai ti vengono a cercare perchè gli manchi. Se si innamorano, hanno paura di soffrire, se non si innamorano è perchè non gli scocca la scintilla, provare a vivere no ??!!! La scintilla ti brucia solo il cervello, l'amore si costruisce giorno per giorno guardando insieme nella stessa direzione. Noi donne almeno proviamo ad avere a che fare con l'amore, magari sbagliamo, ma quanto meno abbiamo il coraggio di rischiare. Loro no, eterni insoddisfatti e io, noi donne, li dovremmo far crescere ?! Io mi sono stufata, che li faccia crescere qualcun'altra, che li sopporti qualcun'altra. Meglio sole che male accompagnate. Che te ne fai di uno che non sai mai da che parte andare con te ?! Nulla, zero assoluto. O trovo un uomo alla mia altezza, non fisica ;-) , oppure passo la mano a quelle che ancora credono al motto " io ti cambiero' e ti salvero' " . Io lo butto giu' dalle scale o lo rinchiudo in ascensore ! E come dice Pocahontas : " ascolta con il cuore, e capirai " P&P
Paola Montorfano
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domenica 28 marzo 2010
LA MODA DEGLI ADOLESCENTI: INCOMPRENSIBILE COME LORO
La moda degli adolescenti risulta incomprensibile a noi genitori e ancora di più ai cari nonni . Ma è un ciclo ineluttabile, lo siamo stati anche noi ai nostri tempi e non mi riferisco solo alla moda.
Chi è nato, come me, negli anni 60’ può essere stato da ragazzino paninaro, china, dark, rockabilly o metallaro tutto dipendeva dalla sua estrazione sociale e dai suoi gusti musicali. Io ero una paninara, anche perché quel movimento nacque nel mio liceo tra l’ 82 e l’83 e prese il nome dal bar Panino in P.zza Liberty dove ci si ritrovava . Vestivamo, ieri come oggi, con abiti provenienti dagli Usa come ad esempio le Timberland che sono tornate ai piedi dei ragazzini odierni. Altra analogia è il piumino Moncler che era il nostro marchio e che ora è il look di molti adolescenti, anche se costa carissimo. Ieri come allora i nostri genitori spendevano molto per vestirci, io mi ricordo che noi ragazze liceali andavamo al negozio Tatiana, mentre oggi va di moda andare da Brandy in centro a Milano. Oppure da Abercrombie, marca casual americana, al momento in voga a Milano. Se passate fuori dal negozio il sabato pomeriggio, vedrete una fila lunghissima di adolescenti con genitori al seguito, prevalentemente mamme,perché oltre ad acquistare si possono fare le foto con i modelli che sono strepitosi, mi dicono. Dovrò farmi prestare da qualche amica, una figlia quindicenne così vado a farci un giro e sai mai che trovo il mio principe azzurro che finalmente era uscito dall’ascensore, ma che mi è precipitato dalla tromba delle scale accidenti non me ne va mai bene una !
Ciò che invece ci differenzia e che noi non abbiamo mai indossato, sono i pantaloni dal cavallo basso con il logo delle mutande a vista. Difficili da guardare senza chiedersi come fanno a non cascargli. Anche se indossano la cintura, per una legge fisica sono destinati a cadere, a meno di non camminare a gambe aperte, molto aperte e ciondolanti come fanno i ragazzini. Sento continuamente genitori disperati ripetere “ tirati su i pantaloni, ma guarda come vai in giro “ e in tutta risposta ricevono un’ alzata di spalle. Sarà che mi ci rivedo in loro e mi piacciono, mi piace il loro modo di ribellarsi al mondo degli adulti, nel quale purtroppo a breve dovranno entrare, il loro fare gruppo, essere amici e l’ avere ideali condivisi. Fanno fatica a crearsi una loro identità e la moda gliela fornisce a caro prezzo !
Per capire il look degli adolescenti, ne ho intervistati alcuni che ringrazio per avermi aperto le porte del loro mondo. Le ragazze vestono con capi semplici, cioè t-shirt, felpe, jeans stretti, leggings con ai piedi sneakers o ballerine, spaziando dalle firme quali Guess, Armani, Liu Jo a quelle più accessibili come Zara, H&M, Bershka e l’immancabile borsa di Pinko. Mentre i ragazzi si vestono seguendo le loro scelte musicali quindi stile street style , hip hop, rap, skaters , truzzi, e gli emo ( nuovo gruppo che si rifà all’ hardcore punk americano degli anni ‘80 ) .
Parecchi adolescenti vestono larghi con magliette lunghe e jeans dal cavallo basso. Le marche preferite sono Karl Kani , Nike, Adidas , Billabong e le grandi firme per chi se le può permettere. Fanno shopping da Footlocker e US . Indossano occhiali Carrera dalla montatura bianca che mi ricordano l’Enrico Ruggeri degli anni 80 e i Ray Ban che erano parte del look dei paninari.
Oso un paragone azzardato: gli adolescenti rappresentano l’arte del proprio tempo cioè incomprensibile ai più. Spesso si tende a giudicare in maniera negativa l’arte moderna rispetto ad un quadro rinascimentale, ma ricordiamoci che i grandi artisti, tali sono diventati secoli dopo, e molti di loro sono morti in povertà per essere stati totalmente incompresi. Bisogna sempre spingersi oltre le apparenze, sforzarsi di capire cosa c’è dietro per poter poi giudicare in maniera critica ma obbiettiva.
Su consiglio della mia Direttrice, il mese prossimo vi parlerò del look giusto per ogni occasione
PAOLA MONTORFANO
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martedì 23 marzo 2010
IL PRINCIPE AZZURRO
Per un attimo ho pensato che fosse uscito dall'ascensore e invece.... è caduto nella tromba delle scale ! Peccato, un vero peccato, e io non ho fatto in tempo a salvarlo dato che mi si era spezzata l'ala da angelo quale sono ;-)Ma ora l'ala è riparata e vado a vedere in fondo alle scale se è vivo, morto o x per dirla alla LIGA .
mercoledì 3 marzo 2010
L'ALTA MODA : UN SOGNO INARRIVABILE
L’alta moda è solo per le Principesse, quelle vere, non quelle come noi che a Carnevale hanno indossato la coroncina di brillanti di Hello Kitty . Nel mondo ha un pacchetto di circa 500 clienti, donne che possono permettersi di spendere per un abito duecentomila euro, cioè quello che noi spendiamo per comprarci un monolocale a Milano.
Una su tutte, la mia preferita, è la Regina Rania di Giordania che avrete avuto modo di vedere al Festival di Sanremo con un abito della linea Armani Privè : nero e bianco lungo da sirena, senza maniche con una mantellina a coprire le spalle. Lei è la massima espressione dello charme, dell’eleganza e della classe innata. Noi dopo un anno di sedute quotidiane tra palestra-estetista-parrucchiere, non riusciremmo mai ad essere come lei, anche indossando lo stesso abito, a noi mancherebbe sempre una cosa : la regalità che lei ha innata. Quindi accontentiamoci di fare le principesse del condominio, e se nel condominio c’è una piu’ bella di noi, beh facciamo quelle del pianerottolo, e se sul pianerottolo abita una modella, beh cambiate casa, guardando bene dove la comprate per poter diventare la principessa del quartiere
L’alta moda sfila a Parigi ( Haute Couture ) e a Roma, ma purtroppo l’Italia non riesce a colmare il divario con la Francia; là per sfilare bisogna rispettare regole ferree che noi non applichiamo, cioè saper lavorare ed utilizzare solo certi tessuti pregiati, avere almeno settanta dipendenti , saper fare a mano particolari decorazioni. Ne risultano vestiti che sono pezzi unici, cuciti addosso alla cliente, fatti a mano, con una maniacale attenzione ai dettagli, con pregiati ricami, strati di tulle, nuvole di ruches , corpetti con cristalli, insomma delle sculture in movimento che ti lasciano senza fiato per la bellezza.
Sulle ultime passerelle parigine a fine gennaio 2010 i grandi della moda hanno presentato le loro collezioni primavera estate 2010 Haute Couture . Armani con la sua linea Armani Privè si è fatto ispirare dalla luna, ha creato una collezione romantica , con tessuti preziosi ma dalle linee semplici ed eteree. Chanel disegnata da Karl Lagerfeld è invece all ‘ opposto, con tanta opulenza barocca , abiti stile impero con tantissime balze e ruches con tocchi floreali. Mentre i due nuovi stilisti che disegnano la linea di Valentino, hanno scelto la via dell’innovazione con colori inediti come il giallo, il blu e il fucsia, senza tralasciare il rosso simbolo della maison Valentino.
A noi non resta che guardare e sognare che un giorno arrivi uno come Richard Gere in Pretty woman e ci dia la sua carta di credito per fare shopping. Chi non si è identificato con lei, professione esclusa ?! Io l’avrò visto un milione di volte, ma ogni volta che lo mandano in onda faccio fatica a non vederlo, un po’ come Dirty Dancing che potrei interpretare a occhi chiusi. Gli uomini sbuffano lo so, è che a noi piace tanto sognare. Antoine de Saint Exupery ha scritto : fai della tua vita un sogno e di un sogno una realtà … io ci provo, ma il mio principe azzurro deve essere rimasto chiuso in ascensore !
Il mese prossimo lo dedico alla moda degli adolescenti, che a noi genitori, per non dire ai nonni , appare assolutamente incomprensibile !
Paola Montorfano
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lunedì 1 febbraio 2010
IL GUANTO,UN ACCESSORIO ORMAI DIMENTICATO
L’uso del guanto ha un’origine antichissima, infatti risale agli antichi Egizi che lo utilizzavano come un simbolo di prestigio . Sono passati nei secoli attraverso Greci e Romani fino ad approdare nel 1200 dove venivano venduti già pronti con sostanze letali per sortilegi, malefici e vendette. Quindi se volevate far fuori qualcuno, non vi dovevate neppure sporcare le mani . Il famoso detto “ lanciare il guanto di sfida “ risale al Medio Evo, dove vennero utilizzati dalla nobiltà, dal clero e dai cavalieri, e regalati come corredo di nozze.
Il secolo nel quale il guanto ha avuto il suo massimo splendore è stato il 1800, dove questo accessorio era indispensabile per l’eleganza della donna. Non si usciva mai senza, dava un senso di distacco dagli altri, impedendone il contatto fisico .
Nel secolo scorso, appaiono i bellissimi guanti lunghi fino all’avambraccio resi celebri da Rita Hayworth nel film Gilda del 1945 dove è rimasta impressa nella mente di molti uomini la scena dello spogliarello in cui si leva un lunghissimo guanto, lanciandolo così nell’olimpo degli oggetti sexy. Chissà a quante donne nel passato sarà stato chiesto di reinterpretare questa scena nell’intimità .
Oggi, il guanto è ormai relegato a puro accessorio invernale che serve per proteggersi dal freddo e lo troviamo nella forma piu’ classica in pelle nera, o ancora piu’ morbido in nappa, magari borchiato per le rocker, multicolor in lana per le piu’ solari anche se il sole è ben lontano, a muffola per le piu’ spiritose , in vernice nera o colorata per le fashion victims, cioè le piu’ modaiole .
Di sera si usano solo in rarissime occasioni, una cena di gala, una prima alla Scala e mai ci sogneremmo di andare a cena in pizzeria con dei guanti di seta lunghi decorati con strass, swarovsky e piume . Anche perché i guanti non andrebbero levati mai, né per cenare né per fumare.
Come tutti gli accessori anche i guanti possono migliorare il look, aggiungendo eleganza o un tocco di colore, immaginatevi vestite con un tubino nero, calza velata nera, un tacco 12 e … un guanto lungo fino al gomito color cremisi, avrete di certo tutti gli occhi addosso.
Non dimentichiamoci inoltre che i guanti possono nascondere un’ imperfetta manicure, magari un’unghia che si spezza all’ultimo minuto-mica potete metterci un cerotto per nasconderla - o delle brutte mani . Si racconta che Greta Garbo li indossasse sempre perché odiava le sue mani.
Il mese prossimo vi parlerò dell’ Alta Moda donna e uomo , quella che ci fa sognare, quella dove un abito costa come una macchina , quella riservata alle principesse e ai principi, quelli veri non come noi principesse con il diadema di strass di Hello Kitty
Paola Montorfano
martedì 26 gennaio 2010
OGNI RICCIO UN CAPRICCIO
Noi donne quando abbiamo bisogno di dare una svolta alla nostra vita, partiamo dai capelli, che sia un cambio di colore o un nuovo taglio. I capelli per la donna sono il simbolo della seduzione e del fascino, mentre per l’uomo il simbolo della virilità. Il problema è trovare uomini con i capelli . Sono sempre più quelli calvi, anche molto giovani ; gli unici che resistono con i capelli lunghi e che lanciano tendenze moda sono i calciatori. Io sono affascinata dai capelli medio lunghi di un uomo, quelli che hanno una linea indiscriminata, portati in maniera scompigliata e “selvaggia” , un po’ alla Ligabue per intenderci. Ma ce ne sono così pochi in giro !
Nelle ultime sfilate uomo, abbiamo visto in passerella tagli di media lunghezza nella parte superiore, da poterli portare skizzati in alto con il gel, oppure bon ton pettinati di lato come bravi bambini.
Le tendenze capelli sono legati a filo doppio alle tendenze moda e si influenzano a vicenda sia nelle rivisitazioni degli anni passati, sia con i colori . Quest’inverno quelli piu’ lanciati dagli hair stylist ( che poi sono i parrucchieri più famosi ) spaziano nella gamma dei rossi ma non degli arancio, diciamo rossi influenzati addirittura dai toni del viola, del marrone cioccolato o all’estremo opposto del biondo platino.
Sono tornati prepotentemente di moda i ricci anni ’70, quelli che mi ricordano il refrain della mia infanzia “ ogni riccio un capriccio”, a causa dei miei folti ricci che mi hanno dato quell’aria sempre scarmigliata, sempre selvaggia. Quanto invidiavo le bambine con i capelli dritti dritti , mentre io passavo la vita a litigare con loro e spendevo una fortuna in balsami con mia madre che mi diceva che avevo capelli bellissimi che tutti mi invidiavano, ma io ero talmente fissata da non rendermene conto. Chissà quante si riconosceranno in queste parole: “ ho i capelli ricci, li voglio dritti ! Li ho dritti a spaghettino , sono anni che faccio permanenti di tutti i tipi !”
Li ho portati di tutti i colori, passando di colpo da biondo platino a nero corvino, con mia madre che non mi apriva la porta perché non mi riconosceva se non dalla voce, ai rossi di vario genere . Poi diventata grande, ho deciso che li avrei portati sempre e solo dritti , diventando così schiava del parrucchiere e d’estate della piastra per il fai da te , con un caschetto lineare che però si adatta alle tendenze moda, a volte pieno, a volte sfilato, dai toni del marrone chiaro a quello del cioccolato fondente screziato di rosso come in questo periodo. E i ricci li ho trasmessi a mio figlio che ha deciso di farseli crescere come il suo amichetto della squadra di calcio che li ha dritti e lunghi e che lui vorrebbe uguali… la storia si ripete, l’avrò influenzato ?!
Gli anni ’70 influenzano anche i tagli dritti, da portare in maniera semplice e naturale, con la riga di lato oppure più da rockettara con la riga in mezzo e spettinata.
Anche gli anni ’80 che quest’inverno vanno per la maggiore, stanno influenzando le pettinature, ma vi ricordate come andavamo conciate in quegli anni ?! Io avevo circa vent’anni, biondo platino , riccia ovviamente, con i capelli gonfi e un fiocco rosa in testa come molletta . Un uovo di Pasqua fatto e finito. Provate a guardare una vostra foto degli anni ’80 e vedrete che ridere !
Quindi teste cotonate e acconciature raccolte e costruite verso l’alto, che se vi capita una davanti così a teatro non vedete più nulla . A me ricordano lo zucchero filato , capelli spazzolati, lisciati e cotonati e poi raccolti in testa a bozzolo. Oppure raccolti in chignon a banana dal sapore retrò degli anni ’50 o dei film in bianco e nero.
Comunque basta guardarsi in giro, guardare la televisione per osservare quali sono le tendenze. La gente comune tende a copiare i tagli e i colori dei personaggi famosi, io mi ispiro a Victoria Beckham , che ha un fisico minuto e un viso lineare come il mio e le sue acconciature in genere mi stanno perfette. Chissà quanti uomini si ispirerebbero volentieri al taglio del marito…avercelo un marito così
Paola Montorfano
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