domenica 28 marzo 2010

LA MODA DEGLI ADOLESCENTI: INCOMPRENSIBILE COME LORO


La moda degli adolescenti risulta incomprensibile a noi genitori e ancora di più ai cari nonni . Ma è un ciclo ineluttabile, lo siamo stati anche noi ai nostri tempi e non mi riferisco solo alla moda.
Chi è nato, come me, negli anni 60’ può essere stato da ragazzino paninaro, china, dark, rockabilly o metallaro tutto dipendeva dalla sua estrazione sociale e dai suoi gusti musicali. Io ero una paninara, anche perché quel movimento nacque nel mio liceo tra l’ 82 e l’83 e prese il nome dal bar Panino in P.zza Liberty dove ci si ritrovava . Vestivamo, ieri come oggi, con abiti provenienti dagli Usa come ad esempio le Timberland che sono tornate ai piedi dei ragazzini odierni. Altra analogia è il piumino Moncler che era il nostro marchio e che ora è il look di molti adolescenti, anche se costa carissimo. Ieri come allora i nostri genitori spendevano molto per vestirci, io mi ricordo che noi ragazze liceali andavamo al negozio Tatiana, mentre oggi va di moda andare da Brandy in centro a Milano. Oppure da Abercrombie, marca casual americana, al momento in voga a Milano. Se passate fuori dal negozio il sabato pomeriggio, vedrete una fila lunghissima di adolescenti con genitori al seguito, prevalentemente mamme,perché oltre ad acquistare si possono fare le foto con i modelli che sono strepitosi, mi dicono. Dovrò farmi prestare da qualche amica, una figlia quindicenne così vado a farci un giro e sai mai che trovo il mio principe azzurro che finalmente era uscito dall’ascensore, ma che mi è precipitato dalla tromba delle scale  accidenti non me ne va mai bene una !
Ciò che invece ci differenzia e che noi non abbiamo mai indossato, sono i pantaloni dal cavallo basso con il logo delle mutande a vista. Difficili da guardare senza chiedersi come fanno a non cascargli. Anche se indossano la cintura, per una legge fisica sono destinati a cadere, a meno di non camminare a gambe aperte, molto aperte e ciondolanti come fanno i ragazzini. Sento continuamente genitori disperati ripetere “ tirati su i pantaloni, ma guarda come vai in giro “ e in tutta risposta ricevono un’ alzata di spalle. Sarà che mi ci rivedo in loro e mi piacciono, mi piace il loro modo di ribellarsi al mondo degli adulti, nel quale purtroppo a breve dovranno entrare, il loro fare gruppo, essere amici e l’ avere ideali condivisi. Fanno fatica a crearsi una loro identità e la moda gliela fornisce a caro prezzo !
Per capire il look degli adolescenti, ne ho intervistati alcuni che ringrazio per avermi aperto le porte del loro mondo. Le ragazze vestono con capi semplici, cioè t-shirt, felpe, jeans stretti, leggings con ai piedi sneakers o ballerine, spaziando dalle firme quali Guess, Armani, Liu Jo a quelle più accessibili come Zara, H&M, Bershka e l’immancabile borsa di Pinko. Mentre i ragazzi si vestono seguendo le loro scelte musicali quindi stile street style , hip hop, rap, skaters , truzzi, e gli emo ( nuovo gruppo che si rifà all’ hardcore punk americano degli anni ‘80 ) .
Parecchi adolescenti vestono larghi con magliette lunghe e jeans dal cavallo basso. Le marche preferite sono Karl Kani , Nike, Adidas , Billabong e le grandi firme per chi se le può permettere. Fanno shopping da Footlocker e US . Indossano occhiali Carrera dalla montatura bianca che mi ricordano l’Enrico Ruggeri degli anni 80 e i Ray Ban che erano parte del look dei paninari.
Oso un paragone azzardato: gli adolescenti rappresentano l’arte del proprio tempo cioè incomprensibile ai più. Spesso si tende a giudicare in maniera negativa l’arte moderna rispetto ad un quadro rinascimentale, ma ricordiamoci che i grandi artisti, tali sono diventati secoli dopo, e molti di loro sono morti in povertà per essere stati totalmente incompresi. Bisogna sempre spingersi oltre le apparenze, sforzarsi di capire cosa c’è dietro per poter poi giudicare in maniera critica ma obbiettiva.
Su consiglio della mia Direttrice, il mese prossimo vi parlerò del look giusto per ogni occasione
PAOLA MONTORFANO

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